L’orto sinergico

L' Orto Sinergico è un metodo elaborato dall' agricoltrice spagnola Emilia Hazelip, riconducibile agli ideali della  Permacultura, cultura che sostiene la coltura permanente ed eterna, in quanto auto-rigenerativa e quindi inesauribile.

L’agricoltura tradizionale utilizza perlopiù metodi di coltivazione che tendono a isolare le piante artificialmente e a disporle in filari che sfruttano lo spazio al massimo, coltivando intensivamente un’unica coltura; si scava e si modifica il terreno, si utilizzano fertilizzanti sulle piante per incrementare la crescita, diserbanti sulle piante indesiderate, pesticidi contro insetti e parassiti ritenuti potenzialmente dannosi.

Le piante crescendo e vivendo nel suolo creano spontaneamente un suolo più fertile grazie a residui organici ed attività chimica, inoltre la terra, oltre che dalle piante, e' resa fertile anche da vari microrganismi, batteri, lombrichi, funghi.

L’agricoltura sinergica promuove meccanismi di auto fertilità del terreno, senza arature né concimi, ma facendo attenzione ad associare le piante secondo alcuni semplici accorgimenti.

Tabella consociazione

Nell’orto sinergico le piante perenni convivono con le piante stagionali, la stessa pianta è presente contemporaneamente in diversi stadi, anche decomposta a nutrire altri esemplari in fiore.

La copertura dell’orto sinergico (pacciamatura) è naturale,  composta da paglia, foglie secche, canne, carta, segatura e simili, e serve a stimolare processi di auto aerazione e auto fertilizzazione; gli organismi naturalmente presenti nel terreno vengono considerati come importanti spie dello stato del suolo e integrati nella coltivazione per ottenere il massimo  sviluppo agricolo secondo il principio della sinergia.

I principi dell'agricoltura sinergica sono:
non arare né zappare
non compattare il suolo
non concimare
piantare e seminare insieme almeno tre specie diverse di piante.

Per avere la sinergia ottimale di solito si seminano insieme:
almeno una LEGUMINOSA come i ceci, le lenticchie, i fagioli, i piselli.
Le leguminose, tramite un batterio che cresce nelle loro radici, hanno la capacità di fissare l’azoto atmosferico nel suolo, principale nutrimento di tutte le piante.

almeno una LILIACEA come l' aglio, la cipolla, il porro, lo scalogno, che per le loro caratteristiche chimico-biologiche hanno la facoltà di tenere lontani i batteri

almeno una verdura comune al centro della zona seminata, mantenendo una giusta distanza minima tra le piante affinché  non si ''soffochino'' reciprocamente.
Sarebbe opportuno coltivare anche dei fiori nella stessa zona seminata: la Calendula ha una potente attività antibatterica, il Piretro ed il Nasturzio tengono invece lontane le formiche.
Le Erbe Spontanee (classicamente chiamate ''erbacce'') possono aiutare a trattenere umidità nel suolo con le loro radici e sono da rimuovere (a mano e generalmente senza sradicare completamente) e sfoltire solo quando la loro presenza rischia di soffocare le piantine in fiore o di metterle in ombra.

 

Fonti

http://www.agricolturasinergica.it/pubblicazioni.asp

http://selvatici.wordpress.com/quaderni-dellortigiano/orto-sinergico/

Casella di testo: www.ilmioortonaturale.it